Il 2024 si distingue per il maggior numero di appuntamenti elettorali, con quasi un terzo delle elezioni mondiali tenutesi o previste in Africa. Questo scenario coinvolge un vasto spettro di paesi africani, con contesti politici, economici e sociali in evoluzione. Le sfide includono instabilità, tensioni politiche, conflitti, oltre a problemi economici come il debito e la crescita. Questo contesto aumenta la pressione sui governi, che devono affrontare la crescente sfiducia della popolazione nelle istituzioni.
Il Senegal, nonostante sia stato considerato un modello democratico, ha vissuto un periodo turbolento verso le elezioni del 24 marzo. Il presidente Macky Sall ha posticipato le elezioni da febbraio a dicembre 2024, suscitando proteste popolari e tensioni. Dopo intense discussioni, le elezioni sono state infine fissate per il 24 marzo 2024, dando il via a una breve ma intensa campagna elettorale.
Il processo elettorale in Senegal ha visto la partecipazione di diversi candidati, tra cui Amadou Ba del partito di governo e Bassirou Diomaye Faye dell’opposizione. Quest’ultimo è stato il candidato di sostituzione per il PASTEF, dopo che il suo leader, Ousmane Sonko, è stato giudicato ineleggibile. Sonko è stato coinvolto in una controversia giudiziaria, che ha alimentato proteste e tensioni politiche nel paese.
Il Senegal rappresenta un esempio di stabilità politica e sviluppo economico in Africa occidentale. La sua posizione strategica lo rende un attore chiave nel commercio regionale e internazionale. Tuttavia, il paese affronta sfide legate alla migrazione e all’instabilità economica, che possono influenzare il suo futuro.
Le elezioni in Senegal rappresentano un momento cruciale per il paese. La partecipazione della società civile e l’attenzione internazionale riflettono l’importanza di questo evento. Tuttavia, il vero banco di prova sarà il periodo post-elettorale, durante il quale il Senegal dovrà affrontare sfide politiche ed economiche per garantire la sua stabilità e sviluppo futuro.