Vedi anche il progetto “Service in Senegal”
Ci sono almeno cinque motivi per cui, nei prossimi anni, l’Africa diventerà sempre più importante.
1. Un territorio a dir poco immenso
Gli Stati Uniti e la Cina sono noti per la loro vastità. Bene, entrambi si estendono su circa 9 milioni e mezzo di chilometri quadrati. L’Africa? Vale più di 30 milioni di chilometri quadrati! L’immagine che segue può aiutare più di ogni parola a capire la vastità del Continente Africano. L’africa è grande come gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone, l’Italia, la Francia, la Germania, la Spagna, l’Inghilterra e l’India messi insieme!
Si stima che contenga oltre il 65% delle risorse naturali dell’intero pianeta (per capirci: oro, petrolio, rame, ferro, bauxite, terre rare, ecc.) e una risorsa immensa: la terra coltivabile. Si parla di 39 milioni di ettari di potenziali terre agricole, di cui oggi solo il 25% è coltivato e il 5% irrigato.
Per tanti motivi, la produttività agricola in Africa è ferma a un terzo di quella asiatica o sudamericana a causa della ridottissima meccanizzazione. Ci sono più trattori agricoli nella sola Thailandia che in tutta l’Africa Subsahariana!
2. Una popolazione giovanissima
La giovane età degli africani è uno dei pochi luoghi comuni che si rivelano veri.
Se l’Italia ricopre il poco invidiabile terzo posto di paese più anziano al mondo con una media di 44,5 anni, l’Africa è un teenager fermandosi a… 19 anni e mezzo!
Il 70% degli africani ha meno di 30 anni! Si provi ad immaginare cosa significa in termini di:
- Propensione al rischio;
- Voglia di vivere e provare a stare meglio in futuro;
- Rapidità dei cambiamenti sociali e culturali;
3. Una crescita vertiginosa degli abitanti
Una diretta conseguenza del punto precedente (e dell’allungamento della vita media) è che l’Africa è l’unica zona del mondo che avrà una significativa crescita della popolazione nei prossimi 50 anni.
Dagli attuali 1,2 miliardi la popolazione raddoppierà raggiungendo i 2,4 miliardi nel 2050 e i 4 miliardi di abitanti a fine secolo.
Secondo l’Onu (World Population Prospects 2013):
- Gli africani potrebbero passare dagli attuali 1,2 miliardi a 2,4 miliardi nel 2050 e raggiungere i 4,2 miliardi entro il 2100.
- Un terzo degli abitanti della Terra vivrà in Africa nel 2100, contro uno su sette oggi (Istituto francese di studi demografici, Ined)
- Nel 2050 il paese più popoloso dell’Africa, la Nigeria, conterà 444 milioni di abitanti, più degli Stati Uniti.
Stiamo assistendo al passaggio da un mondo abitato solo da un 10% di africani (1950) ad un altro in cui invece un quarto della popolazione mondiale sarà africana!
4. Meno guerre, meno malattie e più istruzione
Nonostante si possa pensare il contrario il continente (come il resto del mondo peraltro) ha registrato, negli ultimi venti anni, un’importante riduzione dei conflitti armati.
5. Un’economia che si espande da 15 anni
L’intera economia africana vale oggi solo il 3% del PIL globale. Allo stesso tempo registra dai primi anni 2000 una costante crescita economica ( tra il 4 e il 7%).
Nel 2015 il continente è cresciuto mediamente del 4,6%, un valore superato solo al 5,7% del Sud-Est asiatico (dati Banca Mondiale).
L’Africa non è più solo petrolio, diamanti e minerali
- Dal 2000 al 2008 le materie prime hanno inciso in media sul 24% del PIL ( Vi sono ampie oscillazioni da paese a paese. In Congo Brazza ad esempio il greggio conta per il 76% del PIL)
- La spesa dei consumatori interni rappresenta più del 60% del PIL dell’Africa
- Settori non oil in crescita costante
La nascita di una classe media in grado di avere un potere di spesa è uno degli elementi chiave del recente sviluppo africano.
- La classe media è triplicata negli ultimi 30 anni
- Sono 355 milioni di africani (nel 2010) ovvero il 34% della popolazione
- Nel 2060 saranno 1,1 miliardi (42% della popolazione)
- La spesa della classe media è passata dai 680 miliardi di dollari del 2008 ai 2200 miliardi stimati entro il 2030.